domenica 30 aprile 2017

Un weekend di alti e bassi...

A volte, certe cadute sono talmente forti che ti fanno risalire in superficie più carica di prima. Altre volte invece, pensi di non meritare niente e quegli stessi inciampi ti portano a buttarti giù più del previsto…tanto da aspettare che una mano ti afferri e ti scuota di nuovo. Ma non sempre, purtroppo, vi è data la possibilità di trovare chi riesca o sia in grado di farlo.

Ho trascorso giornate di alti e bassi questa settimana: momenti in cui mi sono chiesta “ma cosa diavolo stai pensando?” o “che caspita stai facendo?” perché non riuscivo a riconoscermi. Dopo tanto tempo, infatti, credo sia normale un istante di smarrimento.

Non mi sono pesata per dieci giorni di fila, cosa che non avevo mai fatto negli ultimi cinque anni della mia vita; è stato un grande successo per me, svegliarmi ogni mattina e passare di fronte ad una bilancia senza avere la minima voglia né il desiderio di constatare un numero che non mi dicesse nulla più del mio peso in chilogrammi. Non avvertivo la necessità di giudizi forniti da un apparecchio elettronico, né l’esigenza di sicurezze trasmesse da una conferma esterna. Quelle le avevo già trovate dentro di me, anche se a volte, confesso, è dolorosamente frustrante AUTOMOTIVARSI e brillare di stima. 

Venerdì scorso, ho vacillato un po’ sulle mie azioni: mi sentivo fragile, insicura, ed al mattino non essendo nemmeno riuscita a portare a compimento il mio allenamento di total body, avevo già cominciato a guardarmi di fronte allo specchio con occhi diversi (à dispercezione). Il mio sguardo è caduto inevitabilmente sui fianchi (eccessivamente ingombranti per un corpo slanciato ed abbastanza magro) e sulle cosce (valutate allora dalla mia mente, come ‘troppo grosse’). Vedevo muscoli dove non avrei voluto, e mi ripetevo ‘Ne hai troppi, a dispetto della tua massa grassa’, portandomi a disprezzarmi anziché AMARMI.
Ma il punto cruciale, è stato all’ora di pranzo: quando mio babbo è rientrato dal lavoro, ha avuto uno spiacevole scatto d’ira apparentemente immotivato (mi sono detta ‘sarà stato stanco’, e lo avrà fatto irritare il mio comportamento di chiusura), tanto da pronunciare parole aggressive e di provocazione come ‘Non ti si può MAI dire niente!’ E se mi conoscete, già sapete quanta valenza dia a parole come MAI o SEMPRE. Tutto questo, perché non avendo trascorso una piacevole mattinata in armonia con me stessa e lanciandomi un'occhiata fugace, mi aveva chiesto che cosa avessi fatto, e dalla mia risposta ‘Niente’ è nata una polemica. Incredibile quanto si possa fraintendere l’altrui comunicazione (verbale e non) tanto da interpretarla a proprio modo e rischiare di ferire un cuore fragile. 💔

Mi sono allontanata da tavola tra urla ed altre frasi poco carine (che non sto a riportare), ed in quel momento avrei voluto davvero tirare il mio piatto di pasta in terra e mandare tutto in quel posto. Ma non l’ho fatto. Ho riconosciuto che le emozioni così come l’umore, sono una questione a parte e non devono (più) interferire con il mio percorso alimentare. Ho proseguito il mio pranzo, in una stanza differente da quella in cui si trovava mio babbo, e con le lacrime che scendevano continuamente sono riuscita a terminarlo. Ma è stata durissima. Ogni forchettata in più, era una fitta allo stomaco.

La ricetta la trovate sul mio profilo ISTAGRAM
(greeneeyes_a)
Ho preso e sono andata al lavoro, ingoiando bocconi amari ed una tristezza totale che arrancava nel mio animo. Fatto finti sorrisi, detto ‘buonasera’ ai clienti senza battere ciglio, ma dentro di me si agitava la convinzione che ‘non mi meritavo la merenda, anche se me la ero preparata con amore e la curiosità di assaggiare un qualcosa di diverso’. La fortuna tuttavia ha voluto, che intorno alle 17 del pomeriggio, la fame tornasse a bussare alle porte del mio stomaco J ! E dato che quando avverto un languorino, ultimamente non so resistergli, me la sono concessa: un buon PANCAKE farcito con marmellata di arance amare e della frutta secca!
Mentre mangiavo, sussurravo dentro di me espressioni di gioia “Dio, che bontà. Perché ho avuto dubbi se mangiarlo o meno?” 

Andando oltre e volendo raccontare un altro gradino che penso di aver superato il giorno successivo, questo sabato sera sarei voluta andare insieme a mia zia a vedere un film al cinema (“The Circle”, non so se lo abbiate visto! Mi sembrava interessante!) e poi gustare insieme una pizza. Ma le ansie hanno preso nuovamente possesso della mia testa.
Mi ero promessa di pesarmi la mattina stessa, e quando ho visto un numero che non mi piaceva molto, ho faticato ad accettare la possibilità di condividere un pasto fuori. Non mi sentivo pronta, e davo per scontato che tanto non avrei mai “sgarrato”. Che poi, definiamo anche questo termine, SGARRO. La pizza non lo è mai stata per me, ma anzi, ho sempre trovato che fosse un piatto unico, completo e molto saziante essendo alta di carboidrati e povera di grassi (a meno che, uno non se la prenda con salsiccia e stracchino J o patatine fritte e wurstel, quello è tutto un altro discorso!). Ma ognuno di noi attribuisce significati differenti in base alla situazione che ha di fronte, ed agli stati d’animo che porta con sé. Ciò che può apparire NORMALE per qualcuno o per un periodo di vita, può risultare INCREDIBILE per altre persone o per altri momenti della loro esistenza. Ed io, in quel momento, confesso di essermi sentita una sciocca. 

Sono andata a fare spesa dopo la mia solita colazione a base di Yogurt greco al caffè, biscotti, cereali al cioccolato e mandorle (à ci tengo a precisare, che quando SAPEVO e PROGRAMMAVO in anticipo un’uscita o una semplice pizza, tendevo a restringere la porzione di carboidrati o eliminarla del tutto da un pasto principale) ed avvertivo un’irrefrenabile voglia di verdure ripiene di carne. Allora mi sono detta “beh? Se hai deciso di non uscire stasera potresti anche concedertele no? Magari per cena ti fai qualcosa di leggero, e via!”. Allora le ho prese. E non soltanto due, quale probabilmente sarebbe stata la mia porzione, ma TRE. TRE VERDURE RIPIENE DI CARNE TRITA, mortadella, oli, uova, e….. non so altro, perché solo alla lettura di questi ingredienti ho VOLUTO appositamente buttare la confezione per non spaventarmi.
Le ho mangiate con un gusto indecifrabile, nonostante non ami propriamente fare pranzi o cene a base di carne (non mi piace il gusto, fatta eccezione per qualche portata particolare).

Le cose sono cambiate e migliorate durante il tardo pomeriggio.
Dopo aver sonnecchiato per diverse ore sul letto, fatto parole crociate, letto pagine su pagine di un romanzo appena acquistato, ho conquistato una grande forza d’animo e dopo aver preso un bel respiro, mi sono detta: ‘SABATO SERA SENZA PIZZA NON CI STO. E nonostante in passato me la sarei vietata a causa dei troppi grassi, per aver mangiato qualcosa di diverso rispetto al pesce a pranzo o al petto di pollo arrosto, oggi no. OGGI siamo nel PRESENTE. Non nel passato. E le sfide che vincerai oggi, ti serviranno ad affrontare in maniera più flessibile gli imprevisti del domani, con una mentalità meno incline alla programmazione. Quindi vai!’. E l’ho fatto.
Magari non avrò preso la solita pizza napoletana (nemmeno mi andava, ad esser sincera), preferendone una bassa e croccante. Magari non avrò preso quella più farcita del menu. Ma l’ho presa lo stesso, avvicinandomi a ciò che volevo gustare in fatto di profumi e sapori: cipolla, peperoncino habanero, mozzarella di bufala e pomodoro.
La ricetta sempre sul mio profilo Istagram!
Non solo: dopo cena mi sono pure preparata una mug cake leggera di albumi, cacao e con scaglie di fondente. Della serie…. Quando imbocchi una strada che ti sembra in salita, alla fine vedrai che il proseguo sarà tutto in discesa! 


Sono stata contenta delle svolte e dei risultati che ho duramente ottenuto. E’ vero, ho fatto fatica, forse più del solito, perché credo che quando ci si ‘veda’ male o ci si senta troppo soli (senza nessuno accanto che possa capirti, sostenerti ed incoraggiarti nelle difficoltà) il percorso diventi complesso. Ma nulla è impossibile, e se credi di avere il coraggio e la forza per andare oltre certe paure e provare ad affrontarle, scoprirai anche quanto grande possa essere il tuo animo e quanta forza si rispecchi nella tua personalità. SOLO CHI LOTTA, PUO’ OTTENERE QUALCOSA. E solo chi abbia intenzione di cambiare davvero, può sperare di guadagnare risultati diversi.

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