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mercoledì 5 aprile 2017

Respirando la libertà

In questa giornata di sole, vorrei semplicemente scrivere in merito alle sensazioni che ho avuto modo di percepire questo martedì. Come ben saprete dalle letture precedenti, si tratta di una mattinata un po’ particolare (se non altro, tersa di leggere ansie ed aspettative più che elevate da parte mia, mosse dall’esigenza di verificare il mio peso corporeo sulla bilancia; bilancia, che ad oggi per me significa tutto e non significa niente. Ciò che conta in termini effettivi, è infatti il risultato della BIA da valutare direttamente nello studio del mio nutrizionista, con tanto di esame della massa grassa e di quella magra).

Obiettivo ultimo del mio stile alimentare, non è oggi soltanto quello di incrementare la Body Fat, ma anche dirigersi verso l’ascolto delle ‘voglie’ e delle necessità richieste dal corpo: ‘desideri un gelato? Mangiatelo. Non rimandare a domani, perché quel domani potrebbe diventare il giorno dopo, e poi quello dopo ancora… e se non sei nemmeno tanto fortunata, sfociare nella frustrazione con relative abbuffate dovute ad un soffocamento dei bisogni’.
E’ così che mi parlo, certa che ANCHE e SOPRATTUTTO le parole che noi stesse ci rivolgiamo siano ESSENZIALI.

Proprio ieri, dopo essere risalita su quella macchinetta che fornisce dei numeri generici e poco specifici (nemmeno giocassimo a tombola!) , ho potuto ricever conferma dell’ennesimo incremento corporeo: ero giunta al traguardo di quel kg in più, il secondo dopo due mesi da quando mi sono spinta ad intraprendere questo straordinario cammino rieducativo verso la nutrizione.

Essendo laureata in Scienze dell’educazione e della formazione, è fondamentale per me accertarsi che i nostri pensieri siano giusti, e siano volti a guidare comportamenti OTTIMALI e diretti al BENESSERE. Quanto spesso ci facciamo prendere dalle angosce, dalle ansie o da banali preoccupazioni tanto da essere travolti da un forte stress emotivo? E quanto questo può andare ad interferire con le normali attività lavorative, relazionali, ecc? Pensiamoci, e riflettiamo anche se ciò che stiamo facendo e COME lo stiamo facendo sia meritevole di un proseguo.
Il mio ex Prof. di Pedagogia generale ha sempre sottolineato l’importanza di interrogarsi; arrivi ad un punto del tuo cammino in cui se qualcosa non si muove, è più che utile chiedersi se siano i mezzi a dover essere cambiati; a volte occorre rivedere tutto, dal principio alla fine. Altre invece, basterà soltanto riorganizzare le modalità di affrontare un evento. La stessa cosa, letta con ‘occhiali’ diversi, può condurre a risultati totalmente DIFFERENTI.

Torta di Pasqua al formaggio 
Ecco perché dopo aver ricevuto la ‘batosta’ di quel kg in aggiunta, mi sono presa del tempo per razionalizzare ed elaborare il tutto: sono scesa a far colazione, prediligendo solo ed esclusivamente ciò che potesse appagare in quel momento sia mente che palato: le coccole e tale atteggiamento amorevole verso me stessa, mi hanno portato a sorridere di nuovo ed a sentirmi pronta a mettermi alla prova l’ennesima volta. Non ho ridotto nulla, né diminuito quantitativi, ma anzi, ho sussurrato frasi dolci e profonde per convincermi che ciò fosse tutto benefico: ‘Non starò alle dosi precedenti, ma alle mie e sebbene siano in più rispetto a quelle che ho in dieta, preferisco tenermi questo kg in più piuttosto che soffrire la fame. Perché voglio ascoltarmi, e perché voglio amarmi.’



Il giorno successivo, addirittura, sono riuscita ad integrare un prodotto alimentare che non inserivo da anni tra le mie abitudini alimentari: la torta di Pasqua al formaggio. Ci credereste a sentirmi dire che non ho nemmeno diminuito il dosaggio nel sostituirlo al pane?

Di solito ad alcune può far paura l’idea di un alimento non propriamente sano; io sono riuscita invece sia a mangiarlo con estremo gusto, sia a mantenere le stesse grammature di frutta secca per tutta la giornata. E vi dirò di più: durante la merenda, mentre mi deliziavo con uno dei migliori Yogurt al pistacchio e dei biscotti, ho inviato un messaggio vocale a mia mamma, dicendole che nell’attimo in cui compio certe scelte, dimentico i sensi di colpa e le grammature; non penso più al pasto successivo, perché è in quell’istante che sento di nuovo il profumo di libertà.
La cremosità di uno yogurt intero (che in precedenza mi spaventava), unita alla prelibatezza degli Oswego e di una mela verde, mi ha fatto capire quanto certe catene e determinati labirinti mentali siano assurdamente inutili.
Meglio VIVERE di grassi in più e GODERSI LA VITA ,piuttosto che immergersi e restare aggrappati ad un mondo fatto di PRIVAZIONI.



La scelta spetta a te. Io anche oggi ho scelto. Ho scelto di amarmi. E tu? 

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