In questa giornata di sole, vorrei semplicemente scrivere in merito alle sensazioni che
ho avuto modo di percepire questo martedì. Come ben saprete dalle letture
precedenti, si tratta di una mattinata un po’ particolare (se non altro, tersa
di leggere ansie ed aspettative più che elevate da parte mia, mosse dall’esigenza
di verificare il mio peso corporeo sulla bilancia; bilancia, che ad oggi per me
significa tutto e non significa niente. Ciò che conta in termini effettivi, è
infatti il risultato della BIA da valutare direttamente nello studio del mio
nutrizionista, con tanto di esame della massa grassa e di quella magra).
Obiettivo
ultimo del mio stile alimentare, non è oggi soltanto quello di incrementare la
Body Fat, ma anche dirigersi verso l’ascolto delle ‘voglie’ e delle necessità
richieste dal corpo: ‘desideri un gelato? Mangiatelo. Non rimandare a domani,
perché quel domani potrebbe diventare il giorno dopo, e poi quello dopo ancora…
e se non sei nemmeno tanto fortunata, sfociare nella frustrazione con relative
abbuffate dovute ad un soffocamento dei bisogni’.
E’ così che
mi parlo, certa che ANCHE e SOPRATTUTTO le parole che noi stesse ci rivolgiamo
siano ESSENZIALI.
Proprio
ieri, dopo essere risalita su quella macchinetta che fornisce dei numeri generici
e poco specifici (nemmeno giocassimo a tombola!) , ho potuto ricever conferma
dell’ennesimo incremento corporeo: ero giunta al traguardo di quel kg in più,
il secondo dopo due mesi da quando mi sono spinta ad intraprendere questo
straordinario cammino rieducativo verso la nutrizione.
Essendo
laureata in Scienze dell’educazione e della formazione, è fondamentale per me
accertarsi che i nostri pensieri siano giusti, e siano volti a guidare
comportamenti OTTIMALI e diretti al BENESSERE. Quanto spesso ci facciamo
prendere dalle angosce, dalle ansie o da banali preoccupazioni tanto da essere
travolti da un forte stress emotivo? E quanto questo può andare ad interferire
con le normali attività lavorative, relazionali, ecc? Pensiamoci, e riflettiamo
anche se ciò che stiamo facendo e COME lo stiamo facendo sia meritevole di un
proseguo.
Il mio ex Prof. di Pedagogia generale ha sempre sottolineato l’importanza di
interrogarsi; arrivi ad un punto del tuo cammino in cui se qualcosa non si
muove, è più che utile chiedersi se siano i mezzi a dover essere cambiati; a volte
occorre rivedere tutto, dal principio alla fine. Altre invece, basterà soltanto
riorganizzare le modalità di affrontare un evento. La stessa cosa, letta con ‘occhiali’
diversi, può condurre a risultati totalmente DIFFERENTI.
Torta di Pasqua al formaggio |
Ecco perché
dopo aver ricevuto la ‘batosta’ di quel kg in aggiunta, mi sono presa del tempo
per razionalizzare ed elaborare il tutto: sono scesa a far colazione,
prediligendo solo ed esclusivamente ciò che potesse appagare in quel momento
sia mente che palato: le coccole e tale atteggiamento amorevole verso me
stessa, mi hanno portato a sorridere di nuovo ed a sentirmi pronta a mettermi alla prova l’ennesima
volta. Non ho ridotto nulla, né diminuito quantitativi, ma anzi, ho sussurrato
frasi dolci e profonde per convincermi che ciò fosse tutto benefico: ‘Non starò
alle dosi precedenti, ma alle mie e sebbene siano in più rispetto a quelle che
ho in dieta, preferisco tenermi questo kg in più piuttosto che soffrire la
fame. Perché voglio ascoltarmi, e perché voglio amarmi.’
Il giorno successivo,
addirittura, sono riuscita ad integrare un prodotto alimentare che non inserivo
da anni tra le mie abitudini alimentari: la torta di Pasqua al formaggio. Ci credereste a
sentirmi dire che non ho nemmeno diminuito il dosaggio nel sostituirlo al pane?
Di solito ad
alcune può far paura l’idea di un alimento non propriamente sano; io sono
riuscita invece sia a mangiarlo con estremo gusto, sia a mantenere le stesse
grammature di frutta secca per tutta la giornata. E vi dirò di più: durante la
merenda, mentre mi deliziavo con uno dei migliori Yogurt al pistacchio e dei
biscotti, ho inviato un messaggio vocale a mia mamma, dicendole che nell’attimo
in cui compio certe scelte, dimentico i sensi di colpa e le grammature; non penso più al pasto successivo, perché è in quell’istante che
sento di nuovo il profumo di libertà.
La cremosità
di uno yogurt intero (che in precedenza mi spaventava), unita alla prelibatezza
degli Oswego e di una mela verde, mi ha fatto capire quanto certe catene e
determinati labirinti mentali siano assurdamente inutili.
Meglio
VIVERE di grassi in più e GODERSI LA VITA ,piuttosto che immergersi e restare
aggrappati ad un mondo fatto di PRIVAZIONI.
La scelta
spetta a te. Io anche oggi ho scelto. Ho scelto di amarmi. E tu?
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