Se c’è una
cosa che ho appreso dopo numerose esperienze, è che sono molto brava a
caricarmi di ansie e preoccupazioni inutili ancor prima che un determinato
evento si presenti. Proprio come ho fatto questa settimana, quando
mi sono circondata di una carica negativa e di un peso talmente grande da
trascorrere nottate agitate e prive di quiete. La conseguenza? Una faccia da zombie e l’incapacità
di portare a termine gli incarichi lavorativi nella maniera più eccelsa.
A cosa serve
accumulare ansia anticipatoria, se non a rovinarci parte della nostra preziosa
esistenza con momenti di stress (momenti in cui, potremmo invece SCEGLIERE di
SENTIRCI felici?).
Qualche
giorno fa, ho ricevuto un messaggio davvero inaspettato; un invito che mi ha
fatto riemergere parole ed episodi del passato piuttosto dolorosi che non mi
hanno permesso di essere tranquilla sul percorso che sto attualmente portando
avanti; inquietudine, oppressione e lo spiacevole affanno prodotto dal sentirsi in
trappola per non riuscire a dire di “NO” davanti ad un (apparentemente) incontro
banale. Questa sono io. Eppure, nonostante la mia iniziale disponibilità,
continuavo ad avvertire una stretta di soffocamento, una morsa che non faceva
uscire la libertà conquistata dopo tanti mesi e con estrema fatica.
Ogni fetta di pane in più, ogni singolo biscotto mi sembrava una montagna…. quando
fino al giorno prima invece, mi avevano consentito di saziare l’appetito;
eppure, c’era qualcosa che non andava. Io non andavo, o meglio, la mia
decisione.
Mi rigiravo
nel letto con la speranza che le cose cambiassero da sole, ma gli eventi se non
sei tu a prenderli in mano e farne qualcosa di TUO, non mutano con il
trascorrere del tempo.
IMPORTANTE: “Siamo
noi gli ideatori e gli artefici del nostro destino, iniziamo a progettarlo a
partire dal singolo avvenimento, dalla minima decisione, dal più piccolo passo.
Iniziamo a partire da qui e da ora, senza rimandare a domani”.
Ci sono
volute lacrime, crisi, lotte incessanti con me stessa… ma dopo qualche ora sono riuscita a dire di NO. No perché mi sarei fatta del male da sola;
no perché se da un lato la famiglia non possiamo sceglierla (e ne approfitto
per dire che io ne ho una MERAVIGLIOSA!), gli amici ed i nostri compagni di
viaggio invece sì. Ma dobbiamo sceglierli bene, in virtù di quelli che sono i
nostri obiettivi e le nostre esigenze, dando ascolto sia al nostro cuore che a
quello degli altri.
Se per un periodo una ragazza o un ragazzo che ci sembrava affine alla nostra personalità ha fatto parte della nostra vita, non significa
che debba per forza arrivare al termine dei nostri giorni stringendoci per mano.
Certe presenze possono arricchirci (alcune in particolari istanti), altre invece
tentano appositamente di sopraffarci dopo aver considerato le nostre fragilità;
ma ne ho conosciute tante che a dispetto delle precedenti, creano dolore a loro
insaputa perché “ignoranti”. Il guaio è che molto raramente, troviamo chi sia
disposto a migliorare…. In troppi si difendono o si giustificano dietro la
frase “io sono fatto così”, sollevando barriere talmente alte che nemmeno con
pazienza e forza d’animo riusciresti mai a distruggerle.
Io ho scelto
ME, ed ho scelto PER ME, ancora una volta, e ne sono ORGOGLIOSA. Sono fiera di
ciò che ho fatto e di quanto sto facendo ancora, perché dopo aver detto quel “NO”,
ed aver declinato l’invito, il mio umore è nuovamente migliorato. Mi sono detta
“Basta ancorarsi al passato, il futuro è di fronte a te, cerca di andare oltre
e di lasciare alle spalle chi pensi non ti regali più niente di positivo.”
Sembrerà un atteggiamento egoistico, ma siamo UMANI, e di conseguenza uno dei
primi istinti è la nostra SOPRAVVIVENZA.
Sono stata schiava
delle mie paure e del timore di essere giudicata male per tanti anni, adesso
sto “rifiorendo”, e sta emergendo un' Arianna diversa, un' Arianna più sicura di sé
e meno disposta a ricevere i condizionamenti esterni. Un' Arianna che necessita
di DONARE e DONARSI, ma anche un' Arianna capace di ABBRACCIARE chi sia pronto a fare altrimenti con lei.
I disturbi
alimentari ti tolgono tutto, a partire dal tuo carattere; ma quando scegli di
rinascere e combatterli, non solo ti scoprirai capace di dimostrare (e
dimostrarTI) coraggio, ma ti sentirai meglio e migliore ogni sole che ammiri ed
ogni notte che DORMI (perché sì, l’anoressia è una patologia che non ti
permette nemmeno di riposare).
PS. Non ci
crederete, ma oggi mi sono sfidata di nuovo: non soltanto ho aggiunto qualche
grammo in più alla mia porzione di carne, ma solitamente quest’ultima non la
mangio a prescindere (perché non mi piace). Dopo aver letto una ricetta da una
ragazza su Istagram, è nata in me la voglia di darle una seconda opportunità e
di sperimentare tale piatto. Morale della favola? Ringrazio me stessa per aver agito d'impulso, perché adesso amo perdutamente il carpaccio di manzo in
salsa piccante.
PS2. I pantaloni comprati qualche settimana fa iniziano ad entrarmi a fatica, ma credo sia normale dopo aver riacquisito del peso e del grasso in così poco tempo. E sapete cosa ne penso a riguardo?
Che non importa... perché quelli si possono cambiare. Ne fanno di ogni tipologia e modello ogni mese, ed anche se hanno un prezzo (sia economico che psicologico), nulla può costar mai quanto la VITA.
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